Effetti del rumore sulla salute: non solo sordità, anche gli ormoni dello stress

Immaginiamo un fastidio, a cui forse la nostra coscienza si è abituata, ma non certo il nostro organismo: uno studio, pubblicato ad aprile sulla rivista “The Lancet”, mostra tutti gli effetti del rumore, audiologici e non solo. Che ci riguardano da vicino, adulti e bambini, lavoratori e adolescenti.

Si intitola “Auditory and non-auditory effects of noise on health”, la fonte dell’articolo scientifico a cura dei ricercatori Mathias Basner dell’Unità di Psichiatria Sperimentale – Divisione Sonno e Cronobiologia dell’Università della Pennsylvania “Perelman” School of Medicine di Philadelphia (Stati Uniti), Wolfgang Babisch dell’Agenzia Federale dell’Ambiente di Berlino (Germania), Adrian Davis dell’Ear Institute dell’University College di Londra (Regno Unito), Mark Brink dell’Organizzazione Pubblica della Sanità del Dipartimento di Gestione Tecnologia ed Economia dell’ETH – Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo (Svizzera), Charlotte Clark della “Barts and The London” Scuola di Medicina e Odontoiatria della Queen Mary University di Londra, Sabine Janssen del Dipartimento dell’Ambiente e della Sicurezza Urbani dell’Organizzazione Olandese per la Ricerca Scientifica Applicata di Delft (Paesi Bassi), e Stephen Stansfeld della stessa “Barts and The London” Scuola di Medicina e Odontoiatria della Queen Mary University di Londra.

Secondo l’indagine, sono molteplici gli effetti che il rumore provoca nel nostro organismo: accelerazione del battito cardiaco, incremento del rilascio in circolo degli ormoni dello stress, effetti psicologici e sui comportamenti, difficoltà di apprendimento nei bambini, aumento della viscosità del sangue e della pressione arteriosa, e soltanto in ultima analisi quelli che potremmo definire più prevedibili, come la sordità e i disturbi del sonno. È pari al 10%, secondo l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità, la quota di popolazione del pianeta esposta a livelli di rumore potenzialmente dannosi per l’udito, e questo dato ben riflette la preoccupazione crescente di diversi studiosi, di varie discipline, in merito ai rischi complessivi per la salute umana. Se osserviamo i dati più da vicino, oltre la metà dei cittadini europei vive all’interno di aree che registrano una quantità di rumori superiore alla soglia considerata pericolosa per la salute. «Studi osservazionali e sperimentali hanno dimostrato che l’esposizione al rumore – scrivono gli autori della ricerca – porta fastidio, disturba il sonno e provoca sonnolenza diurna, colpisce il decorso clinico dei pazienti e le prestazioni del personale negli ospedali, aumenta l’incidenza di ipertensione e malattie cardiovascolari e compromette le prestazioni cognitive in età scolare».

Il lavoro sottolinea l’importanza di adeguate strategie di prevenzione e mitigazione del rumore, per la salute pubblica, in considerazione del fatto che è un elemento pervasivo nella vita quotidiana delle persone. Gli specialisti aggiungono che la comprensione dei meccanismi molecolari coinvolti nel danno da rumore di capelli e cellule nervose è notevolmente aumentata, ed entro una decina di anni si stima che saranno disponibili nuovi farmaci preventivi e terapeutici per questo disagio.

L’accento viene comunque posto sul fatto che sta crescendo l’evidenza scientifica degli effetti non audiologici dell’esposizione al rumore ambientale sulla salute pubblica. Per quanto riguarda la perdita dell’udito provocata dal rumore, essa rimane altamente prevalente nel contesto dei luoghi di lavoro, mentre viene sempre più causata anche dall’esposizione in ambito sociale, ad esempio attraverso l’uso di lettori di musica personali.

Fonte: Mathias Basner et al., “Auditory and non-auditory effects of noise on health”. The Lancet 2014;10.1016/S0140-6736(13)61613-X.