Ascoltare con le mani
Ascoltare con le mani: l’udito dipende anche dalle funzioni motorie. Udito e funzioni motorie sono uniti da un legame piuttosto insolito: i suoni percepiti dalle orecchie dipendono da ciò che si sta facendo con le mani. A spiegare i meccanismi alla base di questo fenomeno sono stati i ricercatori del Medical Center della Georgetown University (Washington, Usa) intervenuti durante il convegno annuale della Society for Neuroscience di New Orleans (Stati Uniti). Gli studiosi hanno eseguito una serie di esperimenti in cui ai partecipanti è stato chiesto di comunicare, premendo un bottone, se avessero sentito un suono nel mezzo di rumore di sottofondo. Per i primi 20 suoni i partecipanti avrebbero dovuto premere il bottone con la mano destra, per i 20 suoni successivi con la mano sinistra, poi di nuovo con la destra e così via. L’esperimento ha svelato che quando i partecipanti utilizzavano la mano destra riuscivano a sentire più spesso i suoni che cambiano rapidamente rispetto a quando utilizzavano la mano sinistra. Viceversa, usare la mano sinistra rendeva più semplice sentire i suoni che cambiavano lentamente. “Dato che l’emisfero sinistro controlla la mano destra e viceversa, questi risultati dimostrano che i due emisferi sono specializzati in diversi tipi di suoni – hanno spiegato i ricercatori – l’emisfero sinistro preferisce suoni che cambiano rapidamente, come le consonanti e quello destro preferisce i suoni che cambiano lentamente, come le sillabe o l’intonazione”. La speranza del ricercatore è che questi studi permettano di capire perché il linguaggio è processato soprattutto dall’emisfero sinistro. Infatti scoprire i meccanismi cerebrali alla base dell’udito potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per i pazienti che soffrono di problemi del linguaggio a causa di un ictus o di altri danni al cervello o per i bambini affetti da dislessia. “Forse – hanno concluso gli scienziati – allenando i deficit uditivi specifici potrebbe migliorare l’abilità di riconoscere il linguaggio”.